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RESIDENZA STUDENTI DUBINI

Milano | 2010 

L’edificio realizzato per ospitare 328 studenti universitari è finito in intonaco colore rosso pompeiano e ingabbiato in una fitta maglia di assi di cedro canadese. Il tetto tiene insieme una composizione di quattro blocchi, che descrivono un’ampia corte ad angolo aperto: a questo livello tre volumi in forma di glass house accolgono gli spazi comuni dedicate alle attività sportive e ricreative. Nella progettazione c’è stato un attento studio bioclimatico che hanno imposto la scelta, per tutti i serramenti, di infissi a taglio termico completi di vetrocamera con gas argon per garantire il benessere termoacustico e contenere i consumi energetico. Parte dell’approvvigionamento energetico per le 124 unità abitative avviene anche attraverso pannelli fotovoltaici collocati in copertura. Una mediazione tra le idee fondate sui principi del progetto sostenibile e il rispetto del budget restituisce un’architettura che alle caratteristiche di nitidezza tipologica e formale aggiunge un’ottima qualità degli ambienti interni, studiate come vere e proprie unità abitative. Tutti gli alloggi, dotati di aperture ampie e ben distribuite che consentono di sfruttare al massimo la luce naturale, godono di uno spazio esterno di pertinenza esclusiva, pavimentati con listelli di legno resistenti agli agenti atmosferici, come il cedro canadese con cui è realizzata la “gabbia” esterna che può essere aperta o chiusa secondo l’irraggiamento solare. La composizione dei piani dove si trovano gli alloggi (dal primo al quinto) è distribuita ai lati di corridoi dove, a smorzare l’effetto tunnel, sono disegnati piccoli disimpegni che celano le porte di accesso agli appartamenti. Ciascun corridoio, a ogni livello, traguarda i lati, attraverso ponti vetrati il passaggio circostante. Sottili ponti, anch’essi vetrati connettono un blocco all’altro.

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